compagni per il corteo spontaneo dopo la morte di Stefano Frapporti,
avvenuta il 21 luglio del 2009. Le accuse erano manifestazione non
autorizzata, interruzione di pubblico servizio (per il blocco ferroviario) e
danneggiamento di un'auto dei carabinieri.
Il PM De Angelis (lo stesso che aveva convalidato l'arresto di Stefano e poi
archiviato la sua morte) si è fatto sostituire...
Mentre all'esterno del tribunale si svolgeva un nutrito presidio, indetto e
partecipato dall'assemblea dei familiari, amici e solidali di Stefano, gli
imputati hanno letto una dichiarazione e sono usciti dall'aula urlando
"Stefano vive" e "Noi non scordiamo".
Il PM aveva chiesto da 2 mesi a 1 anno senza condizionale. Alla fine i
compagni sono stati condannati a 4 mesi tramutati in 5000 euro di multa, in
2 mesi tramutati in circa 1000 euro e in 20 giorni tramutati in circa 700
euro. La mobilitazione per Stefano e contro le morti di Stato, che in città
continua tutt'ora, ha di sicuro giocato la sua parte.
Di seguito la dichiarazione letta dai compagni.

Nessun commento:
Posta un commento