http://circolocabana.sitiwebs.com/


Non si può morire così...
Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni. Il 21 luglio 2009 andava in giro in bicicletta quando è stato fermato da due carabinieri in borghese per un'infrazione stradale. Portato in carcere perché sospettato di spaccio non uscirà mai vivo dalla cella.

Questo blog nasce dalla volontà della famiglia di ottenere chiarezza su quel che è successo a Stefano e per chiedere che venga fatta giustizia.



ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTI I MARTEDI' DALLE 20.00 ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE "STEFANO FRAPPORTI" IN VIA CAMPAGNOLE 22.

venerdì 25 febbraio 2011

NESSUNA PACE SENZA GIUSTIZIA Bari, 5 - 6 marzo 2011

NESSUNA PACE SENZA GIUSTIZIA

Esistono delle urgenze tematiche a seconda del periodo storico
che ci tocca attraversare;in questo difficilissimo periodo nel quale viviamo,l’isolamento e la repressione sono due degli argomenti,che abbiamo il dovere morale e politico di discutere e guardare da vicino,analizzarne le forme,conoscere per combattere.Così nasce l’idea di una due giorni(5 e 6 marzo)ANTIREPRESSIONE. Parteciperanno a questa due giorni le famiglie ed i comitati di: Federico Aldrovandi, Renato Biagetti, Aldo Bianzino, Carmelo Castro, Stefano Cucchi, Dax, Daniele Franceschi,Stefano Frapporti, Franco Mastrogiovanni, Benedetto Petrone, Giuseppe Uva e la testimonianza diretta di Isidro Diaz.
Ci saranno quattro workshop,all’interno dei quali ascolteremo le singole storie dei nostri fratelli vittime di violenza repressiva e cercheremo di studiarne gli aspetti per comprendere insieme quali possano essere le migliori forme di monitoraggio e di lotta contro la violenza di Stato operata quotidianamente dalle forze dell’ordine,che sempre più praticano squallidi abusi di potere.
Sabato 5 marzo cominceremo col parlare di carcere e morti di carcere,perché di carcere si muore e non per cause naturali! Anche questa è una “mattanza democratica” inaccettabile che dobbiamo imparare a combattere.
Il secondo workshop avrà come tema : svastiche e lame fasciste e la loro connivenza con lo Stato.
Tenere sempre alto il livello di guardia per non permettere loro mai, di alzare la testa.
Nell’ultimo workshop della giornata parleremo di stato etico e violenza proibizionista,analizzando le leggi in vigore e le “punizioni esemplari” attuate dallo Stato per reprimere.
La giornata di domenica si aprirà con il workshop sui C.I.E.( i lager esistono ancora in Italia), e nel pomeriggio continuerà con un’assemblea metropolitana nella quale si riassumeranno tutti gli argomenti e si tracceranno le linee di lotta da praticare. Entrambe le giornate ospiteranno mostre,perfomance teatrali,di danza e musica.Tra gli altri artisti ricordiamo il concerto dei Bisca e dei Playmobil from Chernobyl,sabato 5 marzo.
Saranno due giorni in cui potremo guardare insieme, ai fenomeni di repressione, sia politicamente,ma anche senza tralasciarne il lato umano ed affettivo che la violenza repressiva comporta: il dolore ,la solitudine , la rabbia, la pena, il senso di vuoto e di ingiustizia, il grido profondo dell’Io violato.
…“In te mi specchio,fratello,nel tuo riflesso,fatto di contorni e sfumature diverse…ma vivo e lotto per sentirti ancora e per sempre…VIBRARE!”
Vi aspettiamo per poter gridare insieme che non si può e non si deve permettere più che si muoia così.


Mercato Occupato.

Programma della manifestazione


venerdì 18 febbraio 2011