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Non si può morire così...
Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni. Il 21 luglio 2009 andava in giro in bicicletta quando è stato fermato da due carabinieri in borghese per un'infrazione stradale. Portato in carcere perché sospettato di spaccio non uscirà mai vivo dalla cella.

Questo blog nasce dalla volontà della famiglia di ottenere chiarezza su quel che è successo a Stefano e per chiedere che venga fatta giustizia.



ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTI I MARTEDI' DALLE 20.00 ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE "STEFANO FRAPPORTI" IN VIA CAMPAGNOLE 22.

giovedì 29 luglio 2010

Genova, 17-18 luglio 2010 - testo dell'intervento.

Le morti “oscure” di cui stiamo parlando in questi incontri, purtroppo, non sono un fatto nuovo. La storia dello Stato italiano è costellata di morti “sospette”, avvenute in carcere così come in caserme o questure, archiviate come suicidi o ufficialmente prodotte da fatali cadute (da finestre, scale, ... e così via). In qualche caso queste morti hanno suscitato, soprattutto da parte dei familiari, indignazione, denunce, lettere ai giornali, richieste per accertare una verità che molto spesso era scritta su quei corpi, risultato palese di violenze inferte su persone ristrette fisicamente. Da parte delle istituzioni la risposta, nel migliore dei casi, è stata quella di delegare le indagini alla magistratura, con la consapevolezza di poter facilmente ottenere un’archiviazione. Non c’è notizia di alcuna autorità istituzionale che, di fronte al recente aumento di queste morti nonché all’uso esplicito e ricorrente della violenza da parte delle forze dell’ordine, abbia pensato di rinunciare all’incarico per motivi di coscienza.

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Leggi l'intervento completo cliccando qui

venerdì 9 luglio 2010

Genova, 17-18 luglio 2010 "Vittime di Stato, quale giustizia?"

Sabato 17 luglio ore 16.30 - "CARCERE e ALTRI LUOGHI DI DETENZIONE"

...Le canzoni di Alessio Lega e Marco Rovelli



Aldo Bianzino - Giuseppe Bianzino

STEFANO FRAPPORTI - "Assemblea parenti, amici e solidali di Stefano Frapporti"

Stefano Cucchi - I genitori di Stefano

Giuseppe Uva - Lucia Uva


L’autore legge pagine da Impìccati! Storie di morte nelle prigioni italiane, di Luca Cardinalini


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mercoledì 7 luglio 2010

Padova - 35° Suicidio in carcere dall'inizio dell'anno

fonte: mattino di padova

Santino Mantice aveva 30 anni e avrebbe terminato di scontare la pena a settembre. E' il trentacinquesimo detenuto suicida quest'anno, il 590° caso avvenuto nelle carceri italiane dal 2000 a oggi
PADOVA. Un detenuto italiano di 30 anni si è suicidato nella casa di reclusione di Padova. Santino Mantice - secondo quanto riferito da Francesco Morelli dell'Osservatorio permanente sulle morti in carcere - si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Avrebbe terminato la pena fra tre mesi.

Nel solo mese di giugno - rileva l'Osservatorio - nelle carceri italiane si sono impiccati sei detenuti, oltre a un detenuto in stato di semilibertà che si è suicidato, impiccandosi a un albero in provincia di Bolzano, quando ha saputo di dover tornare in carcere, e un giovane immigrato che ha compiuto il gesto estremo nella cella di sicurezza della Questura di Agrigento.

Dall'inizio dell'anno sono 29 i detenuti suicidi per impiccagione, mentre sei sono morti asfissiandosi con il gas delle bombolette. Il suicidio di Mantice è il 590° avvenuto nelle carceri italiane dal 2000 a oggi.