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Non si può morire così...
Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni. Il 21 luglio 2009 andava in giro in bicicletta quando è stato fermato da due carabinieri in borghese per un'infrazione stradale. Portato in carcere perché sospettato di spaccio non uscirà mai vivo dalla cella.

Questo blog nasce dalla volontà della famiglia di ottenere chiarezza su quel che è successo a Stefano e per chiedere che venga fatta giustizia.



ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTI I MARTEDI' DALLE 20.00 ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE "STEFANO FRAPPORTI" IN VIA CAMPAGNOLE 22.

giovedì 13 maggio 2010

LA MORTE DI STEFANO FRAPPORTI: DAI VERBALI ALL’ARCHIVIAZIONE DELL’INCHIESTA




Da dieci mesi denunciamo i soprusi, le contraddizioni, le lacune e le menzogne che avvolgono la morte di Stefano Frapporti.
Nonostante le ragioni di una mobilitazione che ha coinvolto centinaia di persone, la magistratura ha archiviato l’inchiesta sul caso, distruggendo persino i flaconi contenenti il sangue di Stefano che l’avvocato della famiglia Frapporti aveva chiesto di poter fare analizzare.
Ora che la vicenda dal punto di vista giudiziario è chiusa, l’avvocato racconterà luci e ombre di tutta questa tragica storia.
Un’occasione importante. Per sapere. Per non dimenticare. Perché così non si muoia mai più.

GIOVEDI’ 20 MAGGIO, ore 20,30
SALA FILARMONICA, ROVERETO

CONFERENZA/ DIBATTITO
con l’avvocato Giampiero Mattei di Trento


Nel corso della serata verrà presentata pubblicamente la proposta di una rete di autodifesa contro violenze e soprusi delle forze dell’ordine.

Organizza
l’assemblea dei parenti, amici e solidali di Stefano Frapporti
nonsipuomorirecosi@gmail.com
frapportistefano.blogspot.com

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