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Non si può morire così...
Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni. Il 21 luglio 2009 andava in giro in bicicletta quando è stato fermato da due carabinieri in borghese per un'infrazione stradale. Portato in carcere perché sospettato di spaccio non uscirà mai vivo dalla cella.

Questo blog nasce dalla volontà della famiglia di ottenere chiarezza su quel che è successo a Stefano e per chiedere che venga fatta giustizia.



ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTI I MARTEDI' DALLE 20.00 ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE "STEFANO FRAPPORTI" IN VIA CAMPAGNOLE 22.

lunedì 19 ottobre 2009

3 mesi

Sono passati quasi tre mesi dalla morte di Stefano Frapporti. Tre mesi di rabbia, di domande, di riflessioni, di solidarietà, di banchetti, di assemblee, di manifestazioni. In tanti e diversi continuano a dire “Non si può morire così” e “Io non scordo Stefano”.

Dovremmo fermarci ora, in attesa di scuse? Coloro che hanno arrestato (oltretutto illegalmente) Stefano sono ancora al loro posto...

Dovremmo fermarci ora, fiduciosi nel corso della Giustizia? Il capo della polizia De Gennaro è stato assolto per i pestaggi di massa durante il G8 di Genova 2001...

Quella sulla morte di Stefano sarà l’ennesima inchiesta archiviata?

Dovremmo fermarci ora? Si respira forse un’aria nuova e migliore?

Lo sgomento è diventato consapevolezza. Perché non accada mai più.


MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE

A tre mesi dalla morte di Stefano

CORTEO

ORE 18,00, PIAZZA LORETO

ROVERETO

Non si può morire così

parenti, amici e solidali di Stefano

nonsipuomorirecosi@gmail.com


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